Denti sani e robusti?

Sì, se si inizia con quelli da latte

«La prevenzione della carie inizia nella testa di mamma e papà». Perché, spiega Roberto Ferro, presidente della SIOI-Società Italiana di Odontoiatria Infantile

«I denti da latte sono una palestra con cui il bambino deve allenarsi per acquisire uno stile di vita positivo che gli consentirà di vivere una vita senza trapano. Se i genitori iniziano a pulire i denti da latte appena spuntati, il bimbo non avrà nessuna difficoltà ad abituarsi a lavarli». Particolari segreti non ce ne sono: «Bisogna iniziare molto presto. Un modo classico per  acquisire un comportamento è l’imitazione: un piccolo che vede i genitori  pulirsi i denti, magari stimolato, tenderà naturalmente a farlo».

Ma come si lavano i denti da latte?

Semplice: all'inizio lo spazzolino non serve.

«Quando spuntano i primi dentini è opportuno che due volte al giorno la mamma o il papà passino sui denti una garza imbibita di dentifricio al fluoro con una concentrazione non superiore a 500 parti per milione (ppm)». Le cose poi cambiano con l'età: «Dai 2 fino ai 6 anni  è necessario che i genitori sollecitino e aiutino un bambino a lavarsi i denti con un dentifricio contenente 500/1000 ppm di fluoro mettendone sulla testina una piccola quantità». Mentre dai 6 anni in su è bene aumentare la quantità di dentifricio - pari a una striscia di dentifricio di 1-2 cm - mantenendo la concentrazione di 1000/1400 ppm di fluoro.

«Va da sé che un bambino non sa lavarsi i denti; lavare i denti vuol dire rimuovere con le setole la placca batterica - spiega l'esperto -. Un piccolo non ha la maturità neuromuscolare per farlo. Ma è importante che lo si abitui a farlo due volte al giorno: da una parte garantirà il necessario apporto di fluoro in bocca, dall’altra acquisirà un’abitudine utile per il resto della vita».   
Quanto alla regolarità delle visite di controllo dal dentista, «Non esiste nessuna regola. Se un bimbo è a basso rischio può essere visto anche a distanza di 1 anno, ma se è molto ricettivo alla carie va controllato anche dopo 4 mesi. Deve essere l’odontoiatra che, in base alla ricettività individuale, stabilisce la periodicità delle visite di controllo».

Fonte: salute24.ilsole24ore.com